Un’analisi recente commissionata dalla piattaforma immobiliare WikiCasa ha messo in luce le sfide che il mercato abitativo sta affrontando in questo periodo di crisi demografica in Italia. Le province e alcune città stanno subendo un significativo fenomeno di spopolamento, il che porta a un progressivo calo dei prezzi delle case, influenzato anche dalla diminuzione delle nascite e dall’emigrazione interna.
La crisi demografica in Italia e il mercato immobiliare
Secondo il report di WikiCasa, i dati provenienti dall’Istat mostrano che la popolazione italiana è in calo dal 2017, con una diminuzione costante nel numero di nascite. Le previsioni indicano che entro il 2070, l’Italia potrebbe contare solo 48 milioni di abitanti. Questo andamento demografico ha generato una minore domanda di abitazioni, causando la prevista discesa dei prezzi nel mercato immobiliare.
Il report non si limita a descrivere la crisi demografica, ma analizza anche le migrazioni interne che vedono molte persone abbandonare le province, specialmente dell’area meridionale, a causa di una depressiva situazione economica. Sempre più famiglie si trasferiscono verso le grandi città, il che esercita una pressione notevole sull’offerta abitativa, che non riesce a soddisfare le nuove e diverse esigenze di chi cerca casa.
Città in crisi e spopolamento
Il problema dell’emigrazione colpisce anche alcune città. WikiCasa evidenzia che luoghi come Taranto, al Sud, stanno affrontando una crisi economica legata alla chiusura dell’acciaieria ex Ilva, causando un forte calo nel mercato immobiliare. Al Nord, considerate le sfide della deindustrializzazione, Genova è un esempio lampante, dove la diminuzione delle attività portuali ha messo in ginocchio l’economia locale.
Centri in crescita: Milano e Bologna
Nonostante le difficoltà, alcune città sono riuscite a resistere e persino a crescere. Milano, frequentemente definita la capitale economica del Paese, ha visto un incremento della popolazione. Altre come Bologna, grazie alla sua storica università, hanno sperimentato un aumento dei prezzi delle case del 20% negli ultimi dieci anni. Anche Bolzano e Treviso sono menzionate per la loro vivibilità, attirando nuovi residenti. Modena, infine, ha integrato l’università con il settore produttivo, favorendo crescita economica e relazioni abitabili.
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