La recente decisione della Banca Centrale Europea di ridurre il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo al 2,50%, avrà un impatto significativo sulle rate dei mutui, permettendo di risparmiare 203 euro in meno all’anno. Questo cambiamento interessa non solo il tasso di rifinanziamento, sceso ora al 2,65% ma anche quello sui prestiti marginali, sceso al 2,90%. Secondo una ricerca condotta dalla Fabi, il sindacato autonomo dei bancari, il risparmio sarà variabile a seconda dell’importo e della durata del mutuo.
Preoccupazioni future: l’impatto dei dazi di Trump
Nonostante la buona notizia del taglio tassi, la Bce ha espresso preoccupazioni sul futuro dell’economia. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che “un’escalation nelle tensioni commerciali potrebbe diminuisce la crescita nell’area euro, influenzando negativamente le esportazioni e l’economia globale”. Infatti, le frizioni nel commercio internazionale stanno generando incertezze intorno ai livelli d’inflazione nell’area euro.
Modifiche alle rate dei mutui: un risparmio sostanziale
Il taglio dei tassi BCE introduce vantaggi tangibili per i cittadini. Ad esempio, chi ha un mutuo di 100.000 euro a 20 anni vedrà una riduzione della rata mensile di 76 euro. Per un mutuo ventennale di 250.000 euro, la diminuzione sarà di 203 euro al mese, equivalenti a oltre 2.400 euro annui. Questo risparmio sarà più consistente per i mutui a lungo termine, dove il peso degli interessi è maggiore.
Basta considerare che nel secondo semestre del 2024, i prestiti bancari per l’acquisto di immobili sono aumentati di 5,3 miliardi di euro, mostrando una crescita dell’1,3%, passando da 420,8 miliardi a 426,1 miliardi. Con tassi d’interesse più bassi, ci si aspetta una continua ripresa nel mercato dei mutui.
“È un’ottima notizia!” ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Il ribasso comporta benefici per il debito pubblico e facilita l’accesso a prestiti per famiglie e imprese.
In base a un’indagine dell’associazione di consumatori, la riduzione di 25 punti percentuali avrebbe potenzialmente un risparmio di 17,50 euro al mese per i mutui a tasso variabile, corrispondente a circa 210 euro all’anno.
Vantaggi anche nei prestiti al consumo
La diminuzione dei tassi avrà effetti positivi anche sul credito al consumo, rendendolo sempre più accessibile. Si prevede che la media dei tassi d’interesse per questi prestiti scenda attorno al 7,65%. Di seguito alcune simulazioni di Fabi:
- Per un finanziamento di 5 anni per una lavatrice da 700 euro, la rata mensile sarà di 14 euro;
- Per uno smartphone da 850 euro con finanziamento di 2 anni, sarà di 40 euro;
- Per un televisore da 1.200 euro a 3 anni, la rata sarà di 39 euro;
- Per un viaggio da 5.000 euro, la rata mensile sarà di 161 euro a 3 anni;
- Per un’auto da 20mila euro, la rata mensile sarà di 357 euro con un finanziamento di 6 anni.
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