Chi possiede un immobile si domanda sempre più spesso se sia vantaggioso aprire un B&B o affittarlo a studenti. La scelta non è affatto semplice. Aprire un bed and breakfast in città ad alta affluenza turistica, come Venezia, Roma, Napoli o Milano, può portare a guadagni elevati, ma comporta anche rischi legati alla stagionalità, alla gestione e alla burocrazia.
Affittare una casa a studenti, specialmente in città universitarie come Napoli, Bologna, Torino, Pisa o Padova, potrebbe risultare interessante per chi cerca una rendita più costante sebbene meno elevata. Tuttavia, esistono anche svantaggi, dato che gli studenti spesso richiedono canoni affittuali calmierati. Cosa fare quindi?
Perché optare per un B&B?
Aprire un B&B permette di ottenere guadagni significativi nei periodi di maggiore turismo, in particolare durante le festività. Questo modello di business offre anche totale flessibilità nella pianificazione del calendario.
Tuttavia, gestire un’attività ricettiva implica il rispetto di specifiche normative, come la presentazione della Scia al Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) del proprio comune. Presentando questo documento, dichiari che l’immobile soddisfa i requisiti legali in termini di sicurezza, igiene, edilizia e urbanistica.
I bed and breakfast possono essere classificati in non professionali e imprenditoriali. Nel primo caso, non è necessaria una partita IVA, e i guadagni vengono considerati redditi diversi, mentre nel secondo caso, è necessario aprire una partita IVA e optare per un regime fiscale.Scopri come funziona Freedhome
Dal 1° gennaio 2025, tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati ad affitti brevi dovranno essere dotati del Cin, richiedibile attraverso la piattaforma del Ministero del Turismo.
È vantaggioso affittare a studenti?
Se si possiede un immobile in una città universitaria, affittarlo a studenti offre una rendita costante e sicura. Naturalmente, rispetto al B&B, si dedica meno tempo alla gestione. Inoltre, è possibile usufruire di una tassazione agevolata, come la cedolare secca al 10% sui contratti a canone concordato.
Tuttavia, i canoni affittuali per studenti sono sovente stabiliti da accordi territoriali, quindi il guadagno potrebbe risultare inferiore rispetto a quello di un B&B. Anche i contratti per studenti tendono ad essere annuali, il che può lasciare l’immobile sfitto durante l’estate se non si trova rapidamente un nuovo inquilino. È importante considerare anche che, se le stanze vengono affittate a studenti diversi, potrebbero insorgere conflitti che il proprietario dovrà gestire.
Qual è la soluzione migliore?
In sintesi, sarebbe opportuno aprire un bed and breakfast se l’immobile è situato in una città turistica, se si dispone di tempo per la gestione e se si è disposti a rispettare tutti gli adempimenti legali.
Viceversa, affittare a studenti è consigliabile se l’immobile si trova in una città universitaria o nelle vicinanze dei mezzi pubblici, e se si desidera una maggiore stabilità con meno operatività.Inizia ora!
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