Saturday, April 19, 2025

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Diritto di prelazione dell’inquilino nella vendita: come funziona

Il diritto di prelazione dell’inquilino in caso di vendita di un immobile rappresenta un aspetto fondamentale da conoscere sia per i locatori sia per i conduttori. Secondo la Legge 431/1998, in determinate circostanze, un inquilino ha la possibilità di acquistare l’immobile che occupa, a condizioni equivalenti a quelle proposte da altri potenziali acquirenti.

Questa salvaguardia giuridica offre una protezione considerevole per l’inquilino, garantendo così la continuità nell’abitare l’immobile anche quando il proprietario decide di vendere. È essenziale, quindi, che entrambe le parti, proprietario e inquilino, siano ben informate sulle procedure e le normative relative a questo diritto, per prevenire eventuali controversie legali e garantire un corretto rispetto delle leggi vigenti.

Vediamo nel dettaglio come si struttura questo diritto e quali sono le modalità di esercizio.

QuandoIl Proprietario Può Disdire il Contratto di Locazione

Quando si stipula un contratto di locazione di tipo 4+4 o 3+2, il proprietario non ha la possibilità di rescindere il contratto liberamente prima della scadenza. Se desidera recuperare la disponibilità dell’immobile, deve inviare una lettera di disdetta, per evitare il rinnovo automatico. Solo in presenza di specifiche circostanze, come l’intenzione di vendere l’immobile, il locatore può negare il rinnovo alla prima scadenza di contratto. Tuttavia, è cruciale che non possieda altri immobili ad uso abitativo, oltre a quello in questione. In tale circostanza, il conduttore avrà il diritto di prelazione, da esercitare secondo le modalità descritte all’interno degli articoli 38 e 39 della Legge 27 luglio 1978, n. 392.

Che Cos’è il Diritto di Prelazione dell’Inquilino

Il diritto di prelazione consente a un inquilino di essere preferito all’acquisto dell’immobile occupato, se il proprietario decide di vendere. Se l’inquilino non è interessato all’acquisto, il proprietario può proseguire con la vendita a terzi, ma l’inquilino dovrà lasciare l’immobile.

Condizioni per Esercitare il Diritto di Prelazione

Per poter esercitare il diritto di prelazione, l’inquilino deve rispettare alcune condizioni fondamentali:

  • deve manifestare la sua intenzione prima della scadenza del contratto;
  • non deve essere proprietario di altri immobili.

Il diritto di prelazione scatta solo se il proprietario comunica il suo intento di vendere alla prima scadenza del contratto, consegnando una disdetta al conduttore con almeno sei mesi di preavviso. La disdetta deve esporre chiaramente i motivi della non volontà di rinnovo (ossia l’intenzione di vendita) e la data entro cui l’immobile dovrà essere liberato.

Come Esercitare il Diritto di Prelazione

Per esercitare il diritto di prelazione, l’inquilino deve seguire una precisa procedura:

  • rispettare il termine per l’esercizio del diritto;
  • effettuare il pagamento del prezzo.

In particolare, l’inquilino deve comunicare formalmente al proprietario, attraverso un atto notificato, la sua volontà di esercitare la prelazione entro sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione. Il pagamento del prezzo di acquisto deve poi avvenire entro trenta giorni dalla comunicazione, in concomitanza con la stipulazione del contratto di compravendita.

Il diritto di prelazione mira a garantire all’inquilino una continuità nella propria rinomata abitazione. Se, tuttavia, il conduttore non dovesse manifestare interesse, sarà tenuto a liberare l’immobile al termine della locazione.

Quando l’Inquilino Può Essere Sfrattato

Se un inquilino rifiuta di lasciare la casa dopo la scadenza del contratto, il proprietario potrà avviare un procedimento di sfratto per finita locazione. L’inquilino, secondo l’articolo 1590 del codice civile, è tenuto a liberare l’immobile alla scadenza contrattuale. In caso di inottemperanza, il proprietario potrebbe procedere legalmente.

Esclusioni dal Diritto di Prelazione

Il diritto di prelazione non si applica nei seguenti casi:

  • trasferimenti gratuiti, come le donazioni;
  • cessione a parenti prossimi;
  • vendite forzate;
  • vendita dopo la prima scadenza del contratto.

È importante sottolineare che, seppur il locatore vendesse l’immobile, il nuovo acquirente sarà obbligato a rispettare il contratto di locazione esistente.

Quali Sono le Conseguenze della Violazione del Diritto di Prelazione

Se il proprietario non rispetta il diritto di prelazione vendendo l’immobile a terzi, l’inquilino può esercitare il diritto di riscatto. Ciò significa che ha la possibilità di subentrare nell’acquisto alle stesse condizioni e deve farlo entro sei mesi dalla registrazione del contratto di vendita, con successivo pagamento entro tre mesi.

In conclusione, il diritto di prelazione dell’inquilino in caso di vendita è una tutela importante e complessa. È crucialedoti informarsi adeguatamente e considerare l’operato legale per proteggere i diritti di tutti gli attori coinvolti.

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