Compravendite in aumento: L’andamento del mercato immobiliare in Italia
Negli ultimi mesi, il mercato immobiliare si è rivelato più vivace che mai. Secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate, tra aprile e giugno, si sono registrate oltre 201mila compravendite di abitazioni, segnando un incremento di circa 15mila vendite in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Con un aumento dell’8% su base annua, questo trend positivo continua per il quinto trimestre consecutivo, evidenziando che in Italia si vendono più case.
Ad aprile, i dati del mercato hanno raggiunto il picco con un balzo del +10,2% negli scambi rispetto all’anno precedente. Malgrado l’inflazione e i relativi tassi d’interesse, la domanda è rimasta sostenuta. Questo scenario sottolinea un ritorno di fiducia degli italiani verso la casa, considerata un bene rifugio sicuro e un settore sempre in movimento grazie a fattori economici e sociali.
Dove si acquista meglio in Italia
Analizzando le grandi città, osserviamo che quasi ovunque c’è un segno positivo, ma Torino e Palermo spiccano per una crescita che supera il 10%. Milano, con un incremento del 6,6%, continua a consolidarsi come polo attrattivo e innovativo, mentre Bologna (+6,1%) e Genova (+5,6%) mostrano rialzi solidi grazie a un rinnovato interesse per i centri urbani di medie dimensioni.
Roma e Firenze, pur mostrando aumenti più contenuti (+4,1% e +3,9%), restano mercati altamente attrattivi. Napoli, al contrario, evidenzia una leggera flessione, la quale, però, non influisce sul panorama nazionale. Notevoli sono anche i dati dei centri minori, che registrano un incremento delle compravendite superiore rispetto ai capoluoghi: +8,4% contro +7,2%. Questa evidenza indica che molte famiglie stanno preferendo città e comuni più piccoli, attratte da prezzi più accessibili e dalla crescente qualità della vita.
Mutui e agevolazioni per la prima casa
Il ruolo del credito è un altro indicatore cruciale. Nel secondo trimestre del 2025, circa il 46% delle transazioni immobiliari da parte di privati è stato finanziato tramite mutuo ipotecario, con un tasso medio iniziale del 3,3%. In città come Roma, Bologna, Milano e Firenze, questa percentuale supera il 50%, evidenziando che il costo degli immobili rimane elevato e rende quasi indispensabile l’accesso al mutuo.
Un aspetto interessante è che l’acquisto attraverso il bonus prima casa rappresenta ben il 70% delle compravendite tra i privati. A Roma, questo dato sale addirittura all’85%, dimostrando che sono soprattutto le famiglie a comprare la loro abitazione principale.
Criticità nel settore delle nuove costruzioni
Al contrario, il settore delle nuove costruzioni sta affrontando delle difficoltà. Le vendite di immobili di nuova costruzione rappresentano solo il 5,6% del totale nelle compravendite recenti, registrando un calo del 7,2% rispetto al 2024. Questa flessione è attribuibile ai costi di costruzione elevati e alla lentezza burocratica. Roma rimane la città con la maggior incidenza di acquisti di nuove case (7,1% del totale), mentre a Milano la quota è scesa dal 9,5% al 6,6%.
Un settore cruciale per l’economia
Nel complesso, il mercato immobiliare italiano si presenta in buona salute nel 2025. Le vendite continuano a crescere e la domanda di abitazioni appare solida, specialmente nelle città metropolitane e nei centri di medie dimensioni. Questo fenomeno ha ripercussioni dirette sull’economia nazionale, generando maggiori entrate fiscali e opportunità lavorative per agenzie immobiliari, banche e professionisti del settore.
È importante riconoscere anche l’indotto legato all’arredo e alle ristrutturazioni, un fattore significativo del PIL italiano. Tuttavia, le criticità non mancano. La diminuzione delle nuove costruzioni potrebbe limitare l’offerta proprio quando la domanda aumenta, con il rischio di far lievitare ulteriormente i prezzi degli immobili esistenti, in particolare nei quartieri con alta richiesta.
Inoltre, l’aumento dei canoni d’affitto e la difficoltà di accesso alla casa per giovani e famiglie con redditi medio-bassi sono problematiche reali. Per creare un’economia equilibrata, è fondamentale:
- promuovere l’edilizia sostenibile;
- snellire le procedure burocratiche;
- rafforzare le politiche abitative pubbliche.
Solo così il mercato potrà continuare a prosperare senza generare ulteriori disparità sociali.
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