Friday, June 13, 2025

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È una compravendita o un contratto d’appalto?

Nel contesto del mercato immobiliare, l’acquisto di un immobile in fase di costruzione può generare confusione riguardo alla forma contrattuale da adottare. Quando si tratta di stabilire se si tratta di una compravendita o di un appalto, è importante chiarire entrambi i concetti. Questa distinzione non è solo teorica; ha implicazioni significative in termini di responsabilità, garanzie e protezione delle parti coinvolte.

Chiariamo le differenze tra compravendita e appalto

Per capire se l’acquisto di un immobile in costruzione rientra nella categoria della compravendita o dell’appalto, è fondamentale definire ciascuna di esse. In base all’articolo 1470 del Codice Civile, la compravendita implica il trasferimento della proprietà in cambio di un prezzo prestabilito. Quando l’oggetto del contratto è un immobile in costruzione, si parla di vendita di cosa futura, conforme all’art. 1472 del Codice Civile, dove il trasferimento di proprietà avviene non appena il bene diventa esistente.

L’articolo 1655, invece, definisce l’appalto come un contratto in cui una parte si impegna, assumendo il rischio e organizzando le risorse, a realizzare un’opera o un servizio in cambio di un compenso monetario. Qui il committente non riceve un bene già pronto, ma affida a un’altra parte (l’appaltatore) la creazione dell’immobile.

Quando l’immobile in costruzione è considerato una compravendita

La vendita di un immobile in costruzione si configura come una compravendita di cosa futura quando il venditore, di solito il costruttore, trasferisce la proprietà di un bene non ancora esistente. Questo implica una responsabilità per il compratore, che si assume il rischio che la cosa non venga realizzata, ed è tenuto comunque al pagamento del prezzo. Normalmente, l’acquirente non partecipa al processo costruttivo, se non per decisioni marginali (come materiali o finiture).

Ad esempio, una società immobiliare ha un terreno e avvia la costruzione di un edificio residenziale, stipulando contratti di vendita di cosa futura con gli acquirenti. Le protezioni per il compratore sono simili a quelle di una vendita immobiliare standard, come stabilito nell’articolo 1476 del Codice Civile.

Quando si tratta di un contratto di appalto

La situazione cambia quando l’acquirente non si limita a acquistare un bene in costruzione, ma commissiona attentamente la realizzazione dell’opera. Ad esempio, ciò accade quando l’acquirente affida la costruzione a un’impresa oppure quando il contratto consente all’acquirente di prendere decisioni rilevanti sul progetto.

Un caso pratico: Marco possiede un terreno edificabile e stipula un contratto con un’impresa per la costruzione di una villetta secondo le sue specifiche tecniche e scelte dei materiali. In questa evenienza, si parla di contratto di appalto.

Gli effetti giuridici dell’appalto evidenziano che, in questo scenario, il committente ha il dovere di sorveglianza e si applicano le normative pertinenti, come l’art. 1667 del Codice Civile, riguardante la garanzia per vizi e difformità dell’opera.

Giurisprudenza: come orientarsi

Spesso, la distinzione tra compravendita e appalto non è chiara, specialmente in presenza di contratti formulati in modo ambiguo. La giurisprudenza ha elaborato criteri utili per comprendere la natura dell’accordo:

  • Titolarità del terreno: se il venditore è proprietario, è più probabile si tratti di compravendita;
  • Struttura contrattuale: se l’accordo riguarda principalmente la vendita di un bene finito, è classificabile come compravendita;
  • Partecipazione dell’acquirente: maggiore è l’influenza del futuro proprietario, più è probabile che si tratti di appalto.

Un esempio significativo: nella sentenza n. 9734/2005 della Cassazione civile, un contratto in cui un’impresa vendeva un immobile su un terreno di sua proprietà, consegnandolo chiavi in mano, è stato qualificato come compravendita. Al contrario, nella sentenza n. 23795/2012, dove l’acquirente aveva acquistato separatamente il terreno e affidato la costruzione, il contratto è stato considerato un appalto, data la sua attiva partecipazione alle decisioni progettuali.

Osservazioni finali: attenzione alle implicazioni contrattuali

Vista la varietà di interpretazioni giuridiche, è cruciale prestare attenzione alla forma contrattuale e alla titolarità del terreno. Chi acquista un immobile in costruzione deve analizzare con attenzione i diritti, gli obblighi e le tutele derivanti dalla corretta qualificazione delle due forme contrattuali. Una malinterpretazione può portare a significative conseguenze legali.

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