In un periodo ancora fortemente influenzato dalle politiche monetarie restrittive della Bce e da un crescente aumento dei costi di finanziamento, il panorama dei mutui in Italia nel 2024 sta dimostrando una resilienza notevole. Secondo l’analisi recente di Kìron Partner SpA, parte del Gruppo Tecnocasa, i mutuatari italiani stanno adattando le loro strategie. In particolare, il mutuo a tasso fisso rimane la soluzione prediletta dagli italiani, e il suo successo non è affatto casuale.
L’acquisto della prima casa: una priorità per gli italiani
La ricerca evidenzia che, malgrado un rallentamento nelle erogazioni nel 2023, il mutuo continua a svolgere un ruolo cruciale nell’aiutare le famiglie italiane ad acquistare la propria casa. Non è percepito solo come un mezzo di finanziamento, ma come una vera e propria stabilità economica in un contesto di incertezze. Un dato fondamentale è che il 92,8% dei mutui richiesti è destinato all’acquisto della prima casa. Questo chiarisce che la casa rappresenta il principale sogno per le famiglie, nonostante le sfide legate all’accesso al credito e all’aumento dei tassi.
Le altre operazioni risultano in percentuali più contenute:
- 3,4% riguardano la sostituzione o surroga del mutuo;
- 2,1% è destinato all’acquisto della seconda casa;
- 0,7% dei mutui viene richiesto per liquidità;
- 0,6% per costruzione o ristrutturazione dell’abitazione;
- 0,2% per consolidamento dei debiti.
Perché il mutuo a tasso fisso è il preferito
Un altro aspetto significativo riguarda la scelta del tasso. Circa il 95% dei mutuatari ha optato per un mutuo a tasso fisso, attratti dalla stabilità economica e la possibilità di pianificare le spese mensili in modo più sicuro. Le fluttuazioni del mercato sono sempre più viste come una fonte di preoccupazione, spingendo le famiglie a scegliere soluzioni che riducano i rischi. Il tasso variabile rimane marginale, mentre una piccola porzione (3,6%) ha scelto il tasso misto.
Inoltre, la durata media dei mutui è in crescita, attestandosi a circa 26,6 anni. Ecco la ripartizione:
- 62,9% dei mutui ha una durata di 26-30 anni;
- 18,8% rientra nella fascia 21-25 anni;
- 11,5% nella fascia 16-20 anni;
- 6,8% ha durata tra 10 e 15 anni.
Mutui più lunghi ma con importi maggiori
Nel 2024, l’importo medio dei mutui erogati in Italia è di 119.000 euro, un lieve incremento rispetto ai 115.400 euro dell’anno passato. Questo indicativo aumento, combinato all’interesse per mutui più lunghi, riflette la tendenza delle famiglie italiane a cercare finanziamenti maggiori. Ecco come si distribuiscono gli importi:
- 2,6% dei mutui è inferiore a 50.000 euro;
- 39,9% va da 50.000 a 100.000 euro;
- 37,3% tra 100.000 e 150.000 euro;
- 13,9% tra 150.000 e 200.000 euro;
- 6,4% supera i 200.000 euro.
Questa distribuzione suggerisce una forte domanda per importi mediani, probabilmente riflettendo la situazione economica delle famiglie italiane e l’andamento del mercato immobiliare.
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