Negli ultimi mesi, il mercato dei mutui ha vissuto una interessante evoluzione: il tasso variabile ha acquisito nuova convenienza rispetto al tasso fisso. L’indice Euribor a 3 mesi, che è il principale riferimento per i mutui a tasso variabile, è sceso sotto il livello dell’indice Irs a 20 anni, di solito utilizzato per i mutui a tasso fisso. Questa novità è stata evidenziata dall’Osservatorio di MutuiSupermarket.it, e rappresenta un cambiamento significativo, soprattutto dopo che tra marzo 2023 e febbraio 2025 l’Euribor aveva mantenuto un valore sempre superiore all’Irs. Questa situazione aveva reso i mutui variabili meno allettanti per i consumatori, favorendo maggiormente le soluzioni a tasso fisso. Ora, la situazione è cambiata e il tasso variabile si fa nuovamente interessante.
Aspetti principali dell’Euribor e dell’Irs a 20 anni
Nel mese di marzo 2025, l’indice Irs a 20 anni ha registrato un aumento dello 0,27%, raggiungendo il 2,68%. Questo rappresenta il valore più alto degli ultimi dodici mesi; il punto più basso è stato toccato a dicembre 2024, quando l’Irs si attestava al 2,24%. In relazione ai mutui a tasso variabile, l’Euribor a 3 mesi ha mostrato una media del 2,51%, con una diminuzione di appena 0,01% rispetto al mese precedente. Le previsioni relative ai Futures sull’Euribor 3 mesi indicano che l’indice potrebbe scendere a un minimo di circa il 2,10% per poi risalire gradualmente fino al 2,80% nei successivi cinque anni.
Va notato che, per il mese in corso, i mutui a tasso fisso continuano a risultare più convenienti di quelli variabili, a causa dei tassi di interesse basati sui valori registrati nel mese di febbraio. Sarà quindi necessario attendere il prossimo mese per osservare un’inversione di tendenza.
I benefici di un tasso variabile in calo per i consumatori
Questo cambiamento ha portato molte buone notizie per i cittadini italiani. Innanzitutto, la diminuzione dei tassi implica rate mensili meno pesanti per i mutui. Inoltre, il ritorno del tasso variabile, dopo i crescenti rialzi del costo del denaro da luglio 2022, espande le scelte disponibili per i prestiti ipotecari. La diversificazione delle offerte consente ai consumatori di valutare informazioni più ampie e personalizzate.
Nuove tendenze nell’acquisto di immobili online
Nel canale online, il numero di surroghe, ovvero il trasferimento di mutui esistenti, è diminuito, spiegando il 38% delle nuove richieste a marzo. In parallelo, l’acquisto di nuove case ha guadagnato spazio e rappresenta ora il 58% del mercato. Le persone sotto i 36 anni, in particolare, mostrano un crescente interesse per i mutui per l’acquisto della prima casa, con dati che evidenziano un aumento dal 46% di maggio 2024 al 58% nel marzo 2025.
Riguardo alle surroghe, si è osservato un calo significativo, passando dal 48% a maggio 2024 al 38% a marzo 2025. Inoltre, la domanda da parte della fascia di età compresa tra i 36 e i 45 anni ha registrato una diminuzione, rappresentando solo il 28% delle richieste totali.
Fascia d’età | mag-24 | giu-24 | lug-24 | ago-24 | set-24 | ott-24 | nov-24 | dic-24 | gen-25 | feb-25 | mar-25 |
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56-75 anni | 8% | 8% | 8% | 8% | 6% | 6% | 8% | 8% | 8% | 8% | 8% |
46-55 anni | 20% | 20% | 20% | 20% | 20% | 20% | 20% | 22% | 20% | 20% | 22% |
36-45 anni | 28% | 28% | 28% | 30% | 30% | 30% | 30% | 30% | 30% | 32% | 28% |
26-35 anni | 36% | 38% | 38% | 36% | 40% | 38% | 36% | 36% | 36% | 36% | 36% |
In conclusione, il panorama dei mutui ha subito un cambiamento significativo e i tassi variabili ora tornano a essere un’opzione interessante per chi cerca finanziamenti. È il momento di riflettere sulle scelte più vantaggiose per il futuro finanziario.
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