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I tassi in calo riducono le rate di mutui e prestiti: scenari per il 2025

I tassi in calo riducono le rate di mutui e prestiti: scenari per il 2025

Il 17 aprile scorso, la Banca centrale europea ha deciso di abbassare ulteriormente i tassi d’interesse, segnando un passo verso una politica monetaria più espansiva dopo anni di restrizioni. Con l’inflazione mantenuta sotto controllo, è possibile che Francoforte prosegua su questa strada anche nei prossimi mesi, creando scenari interessanti per mutui e prestiti. Questo cambiamento ha già un impatto significativo, in particolare sui tassi di interesse per i prestiti, rendendo i pagamenti mensili più accessibili per molti.

Prospettive future e tassi in calo

Le condizioni economiche globali, unite a fattori geopolitici, stanno influenzando le scelte della Banca centrale europea. Francoforte si basa su tre indicatori chiave per determinare le decisioni sui tassi d’interesse:

  • l’inflazione, idealmente sotto il 2%;
  • la crescita economica, che necessita di stimoli in caso di rallentamento;
  • la stabilità del valore dell’euro rispetto al dollaro.

Attualmente, l’eurozona sta osservando un’inflazione in calo, stabilizzandosi attorno al 2%. Tuttavia, la crescita economica si sta mostrando fragile, anche a causa dei dazi internazionali che rallentano l’economia globale. Queste dinamiche potrebbero consentire alla Bce di continuare a ridurre i tassi d’interesse, con dirette conseguenze sui mutui e prestiti.

Impatto sui mutui e prestiti per il 2025

L’ultimo abbassamento dei tassi da parte della Bce ha già portato a una riduzione apprezzabile delle rate mensili dei mutui. Stando ai dati di Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), i risparmi oscillano tra i 70 e i 200 euro al mese, a seconda della durata del finanziamento. Infatti, quanto più lungo è il termine del mutuo, tanto maggiore sarà la sensazione dei benefici dovuti alla riduzione dei tassi.

Le variabili come l’importo del mutuo giocano un ruolo cruciale: una riduzione di 76 euro al mese è prevista su ogni 100.000 euro per i prestiti ventennali, mentre per i trentennali il risparmio arriva a 81 euro. Questi numeri possono fare una grande differenza per chi cerca di ottenere un prestito più accessibile.

Quali mutui scegliere?

In Italia, al momento, i mutui a tasso variabile e fisso presentano costi molto simili, con Tan e Taeg intorno al 2,50% a seconda dell’istituto bancario scelto. La scelta tra tasso fisso e variabile dipende dalle specifiche esigenze economiche del richiedente. Anche se le attuali condizioni suggeriscono ulteriori tagli dei tassi, è difficile prevedere se queste stesse condizioni ci accompagneranno nel lungo termine. I tassi fissi, sebbene ora più competitivi rispetto al recente passato, rimangono in confronto a quelli pre-pandemia ancora alti.

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