Monday, May 5, 2025

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Affitti in città universitarie: quanto costa vivere?

Un recente studio condotto da Immobiliare.it, uno dei principali portali di annunci immobiliari in Italia, ha evidenziato un incremento significativo degli affitti delle stanze nel periodo 2021-2025, specialmente nelle città universitarie che ospitano oltre 40.000 iscritti. Questo fenomeno ha un impatto diretto sui costi di vita nelle aree metropolitane, rendendo sempre più difficile per gli studenti fuori sede trovare soluzioni abitative accessibili.

Ogni anno, centinaia di migliaia di studenti si spostano verso queste città in cerca di opportunità formative e professionali. Tuttavia, l’aumento della domanda ha creato un mercato immobiliare caratterizzato da notevoli fluttuazioni di prezzo. Spesso si trascura che gli affitti per stanze singole o condivise siano influenzati da dinamiche diverse rispetto agli appartamenti tradizionali.

Incremento degli affitti nelle principali città universitarie

Dallo studio emerge chiaramente che gli affitti nelle città universitarie crescono più rapidamente rispetto alle località senza un grande ateneo. Questa situazione porta a problematiche per gli studenti, molti dei quali si trovano a dover affrontare costi di affitto insostenibili. Solo il 17% degli universitari italiani riesce a lavorare durante gli studi, un dato nettamente inferiore rispetto al 66% in Germania e il 26% in Francia.

Le città più costose per gli studenti

La classifica delle città con gli affitti più elevati per stanze destinate agli studenti presenta chiari segnali del mercato. Le prime dieci città sono prevalentemente al Nord, con Roma e Firenze come eccezioni. Ecco i dati sugli affitti mensili:

  1. Milano, 714 euro;
  2. Bologna, 651 euro;
  3. Firenze, 618 euro;
  4. Roma, 577 euro;
  5. Trento, 549 euro;
  6. Padova, 508 euro;
  7. Modena, 493 euro;
  8. Verona, 488 euro;
  9. Torino, 483 euro;
  10. Venezia, 482 euro;

Invece, le città con gli affitti più abbordabili si trovano in Sicilia, con Palermo, Messina e Catania, dove il costo mensile per affittare una stanza è inferiore a 280 euro. Al Nord, Pavia si attesta a 367 euro, Parma a 366 euro, e Udine a 318 euro al mese, dimostrandosi così più accessibili.

Le città con i maggiori aumenti di prezzo

Se consideriamo i dati sugli aumenti dal 2021, la situazione presenta variazioni interessanti. Le città che mostrano i maggiori incrementi non sono sempre le più costose. Ecco la classifica degli aumenti percentuali:

  1. Bologna, +73%;
  2. Trento, +73%;
  3. Padova, +61%;
  4. Venezia, +60%;
  5. Firenze, +59%;
  6. Torino, +56%;
  7. Modena, +54%;
  8. Ferrara, +45%;
  9. Milano, +44%;
  10. Bari, +43%.

All’estremo opposto, Siena e Pisa si distinguono per aumenti inferiori al 20%. Anche Palermo e Catania mostrano tassi sotto il 30%, e con un aumento modesto si posizionano Pavia, Parma e Udine, confermandosi tra le località più convenienti.

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Fai clic qui per altre notizie, consigli e strategie inerenti il mercato degli affitti brevi in Italia.


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